Home Page - Tenuta di Morzano
Esiste un luogo ove questi vini vengono prodotti: trenta ettari di vigna in un accorpamento solo sopra le dolci colline del Chianti, a Morzano, presso Montespertoli.
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Ed esistono le persone che di queste vigne si prendono cura, che ne trasformano le uve in prezioso vino. (clicca per espandere)
L’Italia era una nazione prevalentemente agricola, nelle zone di collina si produceva vino e quasi tutti gli italiani hanno un nonno, o un bisnonno, che lavorava la terra, o nei casi più fortunati la possedeva; e se questa terra ed il clima lo permettevano si produceva vino.
Il vino ha fatto sempre parte della nostra quotidianità, nei monasteri medievali i monaci avevano diritto anche a quattro litri di vino al giorno (1) e fino a venti anni fa la bottigliadi vino era presente ogni giorno, sulla tavola, ai due pasti principali.
La nostra affinità con questo prodotto nasce proprio da questa lunga storia insieme e oggi, che di vino se ne beve molto meno, esso rimane comunque un liquido prezioso che ci trascina in discussioni appassionate con gli amici e ci spinge a frequentare corsi per diventare futuri sommelier e conoscerlo meglio, a visitare cantine durante il weekend in cerca di bottiglie inusuali, capaci di stimolare una diversa salivazione e accendere una diversa immaginazione.
Tutto questo per dire che il vino è intimamente legato alla nostra italianità, e nelle sue innumerevoli diversità e variazioni, il vino rappresenta in modo mirabile, forse insuperato, le peculiarità del nostro paese come pure lo sfaccettato carattere delle sue genti.
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Ma c’è altro, non solo un’abitudine alimentare o una rappresentazione bevibile delle diversità di un paese, della terra,del cibo, non solo un terroir ma molto di più. Il vino è una presenza costante ogni qualvolta l’uomo occidentale si sia trovato a intraprendere o concludere un azione sia che essa abbia riguardato la comunità e la sfera pubblica o l’individuo e la sua sfera privata.
Prima di una battaglia,e per suggellare la pace, in occasione di matrimoni e battesimi, alla conclusione di un contratto, prima, durante o dopo una trattativa, a conclusione di una buona serata o dopo aver preso un’importante decisione, il vino è:
non l’anima dell’occidente, ma il precursore all’azione per l’uomo occidentale.
Per questo resta un bene irrinunciabile, e le parole e talvolta il complesso vocabolario che lo accompagnano e lo descrivono sono solo un corollario, un aiuto facoltativo alla degustazione ma ciò che conta è come ciascuno di noi beve, sorseggia, degusta nella propria semplice quotidianeità: basta un bicchiere, un vino……..un sorriso.
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Adesso ragioniamo del vino di Morzano, del suo vitigno principe, il Sangiovese e del vino qui prodotto, il tanto rinomato Chianti.
Negli ultimi 25 anni si è assistito ad una rivoluzione in campo agronomico, enologico e alimentare che ha condizionato tutti: produttori e consumatori.
Questa rivoluzione evoluzione ha portato a impiantare nuovi cloni di sangiovese e ad usare differenti portainnesti, ha cambiato la tecnica di coltivazione passando dal guyot al cordone speronato per poi tornare a volte al guyot, dai recipienti in cemento vetrificato siamo passati all’acciaio e poi di nuovo al cemento vetrificato che con barriques e tonneau sembra essere il luogo più adatto all’affinamento post vinificazione, innumerevoli anche i cambiamenti nella vinificazione citiamo solo la possibilità di controllare la temperatura di fermentazione dei vini attraverso la quale si ottiene a tutte le latitudini vini capaci di sprigionare al naso solo la sorprendente bellezza delle qualità del frutto e la loro evoluzione in vino.
Il vino si è anche vestito, un’attenzione estrema alla bottiglia e all’etichetta per cercare di raggiungere quel packaging che possa regalare alla vista le emozioni che il consumatore si aspetta. Tutto questo ha permesso di adeguarsi a un’agricoltura che doveva essere più meccanizzata ma soprattutto alle nuove esigenze del consumatore che chiedeva vini strutturati e complessi, stabili, brillanti e esportabili in tutto il mondo.
Il vino Chianti precedente agli anni ’80 e prima si presentava di un colore rosso più chiaro , aveva una spiccata acidità e raggiungeva mediamente gli 11,8/12° alcool. Era un vino beverino che accompagnava indifferentemente tutto il pasto e qualsiasi cibo. I tannini erano comunque morbidi e di buono spessore, in bocca risultava un vino armonioso che raggiungeva , nella maggior parte dei casi, la sua massima piacevolezzanei tre, quattro anni successivi alla vendemmia.
Il Chianti dei nostri tempi ha una duplice anima: da un lato resta un vino beverino da tutto pasto con una spiccata acidità che lo rende particolarmente adatto ad essere consumato sul territorio in abbinamento con i piatti toscani dove l’olio detto EVO extra vergine di oliva prima spremitura prodotto da olive toscane costituisce l’ingrediente caratterizzante. Questo Chianti è il naturale accompagnamento di un pasto toscano cioè un pasto semplice fatto con gli ingredienti della cucina mediterranea e con essi si completa regalando sensazioni di rassicurazione, serenità e piacevolezza.
Inoltre abbiamo i Chianti Riserva (2) vini intimamente legati al terroir, che esprimono un lato più austero, intrigante, di elevata piacevolezzae sensuale complessità. Essi si differenziano dai vini provenienti da altri luoghi o regioni per il profumo facilmente riconoscibile del Sangiovese toscano che risponde in bocca con un’equilibrio ed un’armonia che non possono fare a meno di richiamare alla mente la bellezza delle tele dei pittori fiorentini e la pace che si sprigiona dall’architettura rinascimentale delle città toscane (in primis Firenze e Siena).
Questi Chianti esprimono l’anima più profonda della toscanità e sono capaci di regalare forti emozioni,possono essere bevuti ovunque, ricordano profumi di una terra abitata da tempo immemore e richiamano alla mente immagini e versi di incantevole intelligenza e bellezza.
(1) Alimentazione e cultura nel Medioevo di Massimo Montanari edizioni Laterza
(2) Chianti Superiore, Chianti Riserva, Chianti Rufina Riserva, Chianti di Montespertoli Riserva, Chianti Colli Senesi Riserva, Chianti Colli Fiorentini Riserva, Chianti Classico e Chianti Classico Riserva